“Carpiun Diem”…e Carpione Sia!

carpione

Una vera tradizione non è la testimonianza di un passato concluso, ma una forza viva che anima e informa di sé il presente.
Ígor Stravinskij

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Estate è freschezza del cibo,  sapori che ci attraggono,  abbracci del vento del mare che ci ricordano le estati passate…estate…è un pò Carpione!

Almeno per noi che viviamo in Piemonte, questa pietanza che sa bene come adattare la tradizione a carne pesce, verdura, uova, ci ritrova suoi graditi ospiti tutte le estati accogliendoci con la sua pungente freschezza.

8 zucchine

6 fusi di pollo

1 grande cipolla bionda

20 foglie di salvia

2 spicchi di aglio

2 bicchieri di vino bianco

1/2 bicchiere di aceto di vino bianco

1 spicchio di aglio per il pollo

5 foglie di salvia e 2 rametti di rosmarino per il pollo

1/2 bicchiere di vino bianco per il pollo

sale

pepe

olio extravergine

olio per friggere

tagliate le zucchine a bastoncini di circa 1 cm x 4cm

asciugatele bene e fatele friggere in olio ben caldo.

Ponete le zucchine in una ciotola, salatele e fatele raffreddare.

In una casseruola invece ponete un filo di olio extravergine uno spicchio di aglio, le 5 foglioline di salvia ed il rosmarino e fate rosolare bene le coscette di pollo, irrorate con il 1/2 bicchiere di vino bianco, lasciate evaporare , aggiustate di sale e pepe e portate a cottura i fusi in maniera che risultino ben rosolati e croccanti.

Una volta che le coscette di pollo saranno cotte, ponetele a raffreddare in un piatto.

Mentre friggete le zucchine e cuocete i fusi preparate un trito finissimo con le foglie di salvia ed i 2 spicchi di aglio.

Tagliate molto fine la cipolla lasciandola però a rondelle e mettetela ad appassire un un tegame con un filo di olio extravergine.

Una volta appassita aggiungete per 1 minuto il trito di aglio e salvia, giusto il tempo di una rimescolata.

Unite il vino bianco e l’aceto e lasciate sobbollire per 7/8 minuti.

Unite in un contenitore le zucchine ed il pollo, e versateci sopra la marinatura.

Fate intiepidire il contenitore prima di riporlo in frigo.

Il carpione è un piatto freddo quindi preparatelo almeno il giorno prima di consumarlo e ricordate che potrete conservarlo per alcuni giorni in frigorifero.

Felice come una Pasquetta : …il Casatiello!

casatiello

“A proposito di politica…

ci sarebbe qualche coserellina da mangiare?”  

Totò

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…e quest’anno ce l’abbiamo fatta!!

Ci siamo piegati al nostro destino di famiglia dalle origini Partenopee ed il Casatiello ha avuto la meglio!!

Ed io ve lo propongo proprio a qualche giorno dalla Pasqua perchè…se vi viene voglia di provare a farlo…non dovete tirarvi indietro e anzi fatevi questo regalo!

Il Casatiello è una delle massime espressioni della napoletanità !

In realtà quello consumato a Pasqua si chiama Casatiello mentre, con la stessa modalità di preparazione si ottiene il Tortano – che omette le uova poste sopra a decorazione – tipiche della Pasqua – e che si consuma tutto l’anno.

Il vero momento del Casatiello è rappresentato dal pranzo del lunedì in Albis : la Pasquetta, durante il quale diventa il vero protagonista della tradizionale scampagnata fuori porta.

Ingredienti

600 di farina

300 ml di acqua

1 cubetto di lievito di birra

100 gr di stutto

100 gr salame tipo napoli

100 gr prosciutto cotto

100 gr pancetta affumicata a cubetti

100 gr fontina

100 gr emmenltal

100 gr provola dolce

100 gr provola piccante
70 gr di pecorino grattugiato

4 uova

sale

pepe

Sciogliete il lievito di birra nella dose di acqua tiepida.

Se impastate a mano versate la farina sulla spianatoia, ponetevi al centro lo strutto, un pizzico di sale, pepe in abbondanza ed aggiungete l’acqua in cui avete sciolto il lievito poco a poco fino a quando non otterrete un impasto elastico e liscio.

Mettete l’impasto in una ciotola, copritela con un panno di cotone e mettete a lievitare in un luogo tiepido per almeno 2 ore. L’impasto deve raddoppiare il suo volume.

Nel frattempo tagliate con cura tutti i formaggi e i salumi in piccoli dadini.

Una volta che l’impasto è ben lievitato prendetene una piccola porzione e tenetela da parte ( servirà per fermare le uova sopra al Casatiello)

Sul tavolo da lavoro ponete un po’ di farina e, con l’aiuto di un mattarello stendete l’impasto dandogli una forma tonda e finchè raggiungerà lo spessore di circa 1 cm.

Disponete i salumi ed i formaggi bene su tutta la superficie ed arrotolate in maniera ben ferma.

Con un po’ di strutto ungete la teglia ad anello e ponetevi il “salamone” all’interno.

Coprite nuovamente e lasciate lievitare per almeno 2 ore, dovrà nuovamente raddoppiare di volume.

Un a volta lievitato, ponete le uova sulla sua superficie e fermatele con l’impasto che avevate tenuto da parte formando una croce sopra le stesse.

Infornate il tutto in forno preriscaldato a 160 gradi per un’ora.

Una volta completata la cottura lasciatelo raffreddare nel forno

(toglietelo quando sarà sarà diventato tiepido)

 

Ridi…Ridi..che la Mamma ha Fatto gli Gnocchi FRITTI!!

gnocco fritto

Eh si…con queste belle giornate che ci prepariamo ad accogliere…meglio essere pronti a grandi aperitivi pieni di sfiziosità da servire sul terrazzo agli amici!!

Niente di meglio di questa ricetta della tradizione emiliana che possiamo gustare con profumatissimi affettati, uno su tutti dell’ottimo prosciutto crudo!!

750 gr di farina

0.75 dl di latte

2.7 dl latte

2 gr di lievito di birra

40 gr di olio extravergine

20 gr sale

olio per friggere

Cominciate con il riscaldare  leggermente il latte e scioglietevi il lievito di birra; unite alla farina tutti gli ingredienti ed in ultimo il sale, lavorate con cura l’impasto per almeno 10 minuti fino a renderlo molto liscio ed elastico.

Mettete a lievitare per almeno 60 minuti.

Una volta pronto l’impasto andrà steso su una spianatoia con un velo di farina fino ad ottenere una sfoglia di circa 3 mm.

Tagliate con una rotellina o un coltello molto affilato dei rettangolini di pasta che andrete poi a friggere in olio bollente.

La cottura dello gnocco fritto è brevissima, bastano pochi secondi.

Posate gli gnocchi fritti per qualche secondo sulla carta assorbente e servite caldi accompagnati , ad esempio, da del dolcissimo prosciutto crudo di Parma.